Contribuire alla restaurazione di una parte del centro storico al posto di pagare una multa. E’ la particolare richiesta di Luigi Ciancio, socio e legale rappresentante della società cooperativa Mariterraneo nonchè gestore del suddetto ristorante che è situato in vicolo Grimoaldo a Salerno. La vicenda nasce dopo una sanzione per presunta occupazione di suolo pubblico, senza previe autorizzazione per una somma di 169 euro. Il gestore del ristorante “Officina culturale Mariterraneo” quindi, in una lettera aperta al sindaco facente funzione Enzo Napoli, all’assessore Ermanno Guerra e al Corpo della polizia municipale, non solo sottolinea di aver “peccato” di accelerare l’occupazione di suolo, per evitare di incorrere in “lungaggini burocratiche” e di aver quindi richiesto l’autorizzazione. Ma ciononostante, per rimediare si offre, al posto di pagare la somma richiesta, di restaurare e pulire l’area del centro storico dove risiede la struttura del suo ristorante: “Ritenendo di aver agito rispettando la normativa vigente e previa richiesta delle dovute autorizzazioni, vorrei essere autorizzato, in sostituzione del pagamento richiesto, a contribuire al restauro delle colonne doriche presso l’ingresso dello slargo al termine del vicolo e di quelle in via Botteghelle, che oggi continuano ad essere abbandonate e danneggiate e in uno stato di degrado che necessitano di immediati interventi”, recita così parte della lettera in cui Ciancio inoltra la singolare richiesta. Secondo quest’ultimo infatti, questa soluzione darebbe maggiore decoro e meno senso di trascuratezza al centro storico salernitano, che scala le classifiche tra quelli più belli d’Italia. Una risposta significativa, quindi, per il bene della città, messo al primo posto. Infine conclude con un’ulteriore iniziativa che potrebbe risolvere il problema della scarsa illuminazione di San Pietro in Corte: “Cercheremo di avviare nuove iniziative atte a recuperare somme di denaro utili alla risoluzione del problema dell’illuminazione carente di San Pietro in Corte, che si vanta del riconoscimento internazionale”. Da una multa fino ad arrivare al recupero di aree storiche abbandonate all’incuria è soltanto un sottile passo, soprattutto per chi mette nella classifica delle priorità il bene comune e della città in cui vive. (b.v.)
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